Presi dalla noia della quotidianità io e due miei amici ci svegliamo presto e andiamo a Roma il sabato di pasqua. Dopo un giorno e la notte passati a bere, tirare e fumare quel fantastico fumo romano in giro senza un posto dove dormire (al di fuori dell'isolotto sul Tevere, che consiglio se non si è troppo schizzinosi), la mattina dopo ci accasciamo all'uscita della metro per aspettare il bus a Tiburtina (era il posto più caldo accessibile; dopo una notte in giro stavamo gelando). Io leggevo (causa la coca non riuscivo a dormire) mentre i miei amici si erano appisolati. Arrivano dunque due soldati e un carabiniere a fare un controllo. Dopo un normale check documenti ci guardano e ci fanno: "che c'è dentro lo zainetto? Dobbiamo aprirlo?" io e il mio socio ci guardiamo e ci lasciamo sfuggire una risata al contempo demente e superba, quasi di sfida. Allora io, con la cadenza vocale di un venditore di cocco che vuole convincerti a comprare l'ultima noce a fine giornata, gli faccio "nah traanquilooo". Il soldato fa agli altri due sbirri "questi se la sono già fumata tutta". Dunque ci lasciano dormire dove ci eravamo appollaiati, che tanto il giorno di pasqua di li non sarebbe uscito nessuno
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