Essendo introversa la quarantena è stata la cosa più bella che mi potesse capitare. Purtroppo quando finì mi resi conto di essere completamente sola. Avevo dimenticato l’esistenza delle persone che la sera escono per ridere e scherzare. Raccolsi le mie piantine e fumai purini a non finire. Fumare mi creò allucinazioni auditive (dopo mesi me ne resi conto). Avevo una sottospecie di schizofrenia non diagnosticata. Così sviluppai l’ansia sociale. Saltavo i pasti e il mio viso si era incavato. Lasciai la scuola al 4° anno e per mesi rimasi chiusa in casa. Lo stress mi ha obbligata a chiamare ogni volta mio fratello per aprire qualsiasi barattolo altrimenti piangevo dal dolore. Avevo la sindrome di Raynaud e le dita gonfie. Fino a che mio fratello mi affidò la cura delle sue piantine. Ero felicissima e non vedevo l’ora di iniziare. A causa di un Art.75 dovetti trasferire tutto a casa di mia nonna. Così, con le mie amate Autofiorenti in una busta della spazzatura, fui OBBLIGATA ad uscire in un momento della giornata per me impensabile. Da quel giorno, dopo mesi, iniziai ad uscire. Ora, con una bella consociazione cresce quella particolare pianta che mi ha salvato la vita.
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