Io e mio padre abbiamo sempre viaggiato molto insieme. Dentro di me sapevo che era un hippie, almeno negli anni ’70/'80, e quando andammo insieme in Egitto né ho avuto la prova; si è fumato con qualche amico una super canna di super hashish! Io, dopo averlo visto fumare, non riuscivo a smettere di ridere, l'immagine dell'uomo serio e severo che avevo di lui svanì completamente. Un po' di anni dopo decidemmo di fare un altro viaggio in Africa e andammo in Ghana. Lì venimmo ospitati da una coppia di persone super carine e simpatiche, le quali ci offrirono dell'ottima ganja. E che fai, dici di no? Questa volta però non mi feci scappare l'occasione e fumai assieme a mio padre. Una delle esperienze migliori della mia vita: io e lui strafatti in questo paesino di capanne ai confini del mondo, con la brezza dell'oceano e una stellata magnifica nel cielo, il suono delle onde che s'infrangono a riva, a pochi metri, e tutti noi in cerchio attorno al fuoco a ballare e suonare qualche tamburo improvvisando. Ragà, i 60enni sanno divertirsi molto più di noi giovani, abbiamo solo che da imparare! Ringrazio per avere una famiglia così liberale, sono fortunato.