Un viaggio iniziatico che cominciò nel 93, in Svizzera in una delle parti più retrogradi. La prima cosa che ho preso era LSD25 "le chiave del paradiso" tutt'un programma, avevo 14 o 15 anni dunque 41 anni fa.

Ho iniziato a fare uso di sostenze pesanti al eta di 18/19 anni ad un rave, inutile Dire come è finita con il tempo, quando ho iniziato 1g di coca mi durava una settimana (perché la tenevo da parte) e poco prima di smettere 1g mi durava 10 minuti, sono arrivato fino a bucarmi in un momento di depressione in cui ho tentato il suicidio, ora ne sono uscito per fortuna perché mi sono fatto la comunità, ragazzi non ce cosa più bella della marijuana ve lo assicuro anche perche quella non crea dipendenza non ti fa stare male e non arrivi a mentire a tutti e tradire la fiducia di tutti, non arrivi a fregartene della vita di te stesso a non provare emozioni e Vi assicuro che una delle droghe più potenti nel senso che ti sballa di brutto, nemmeno l eroina ti sballa di testa cosi tanto ragazzi, molta gente quando inizia a fare uso di eroina smette con le canne perche non le regge non ce la fanno vanno troppo di fuori e questo Vi deve far ragionare, ringrazio la marijuana molte volte mi ha aiutato a non fare cazzate, se avevo voglia di farmi una pera ma prima fumavo una canna allora non andavo a bucarmi

Ho smesso di assumere sostanze di vario genere per motivi di salute (mentale), ma ho continuato a fumarmi le trelle perche almeno non avevo crisi o meglio mi venivano in forma piu lieve, poi ho fatto una #canapausa per un mese.... E niente ragazzi io mi spacco comunque di canne, ma devo dire che quando é praticamente scomparsa l' assuefazione mi sono sentito dio, ero connesso con il mondo, sempre vigile a volte irascibile ma incredibilmente lucido e fermatevi tutti dopo 11 anni di drogaggio sentirsi lucidi é come impasticcarsi.

Ero con un vecchio gruppo di amici e avevamo cominciato a fare uso di stupefacenti di vario tipo. All'inizio era divertente e mi sentivo a mio agio con il mio corpo e la mia vita, smisi di essere depresso. Un giorno però mi accorsi che continuavo ad averne bisogno, volevo drogarmi sempre e grazie al cielo non avevo il denaro per poterlo fare. Preso da questa euforia decisi di smettere, fu difficile e il mio malessere era tornato ma non ripresi. Smettendo mi accorsi che alcuni componenti di quel gruppo, che vedevo come una famiglia, si erano trasformati nel senso che il loro comportamento era completamente diverso da mesi prima, continuarono a drogarsi e perserò di vista i loro obbiettivi di vita, diventando strani e abusando delle sostanze, mi pianse il cuore. Ragazzi non esagerate!

Non c’entra nulla con le classiche storie di fattanza che si trovano in questo sito, ma sento il bisogno di liberarmi di un peso. Ho valutato più volte il suicidio, ma non perché io sia depresso o cose simili, semplicemente non trovo un senso nel vivere, non capisco che senso abbia nascere e dover affrontare le difficoltà della vita se qualcuno non lo vuole e io non credo di volerlo. Sicuramente le cose belle sovrastano quelle brutte, ma io non me la sento e basta. Mi sento sbagliato in un mondo che non mi appartiene e in cui all’atto pratico non conto assolutamente nulla. Non voglio fare la vittima ne cerco il sostegno di nessuno, ma è una cosa veramente troppo grande per tenermela per me. Non prendetelo come messaggio d’addio, ma più come una riflessione che però ha un certo peso.

I suoi sussurri nella mia mente, che mi appaiono maestosi in questa isola. Questa fottuta isola nell'oceano, sperduta ed abbandonata. La mia anima é straziata da quei sussurri...sono alla costante ricerca per capire il motivo di quelle parole...

Mentre ero in fattanza mi è sorto un dubbio, ma è piú veloce la luce o il buio? Qualcuno lo sa?

L'unico modo che non ti intralci i piedi. Resteranno urla silenziose, affolleranno chiassosamente soltanto la mia testa e continueranno ad essere partorite lungo i viaggi sperduti compiuti ogni notte per raggiungerti, e tu continuerai a non sentir mai parlare di loro. Rimarranno urla che non arriveranno mai a straziarti le orecchie. Rimarranno urla, lontane. Finirai per non sapere mai di questi miei viaggi, finirai vivendo nell'inconsapevolezza di non poterli mai conoscere e di credere quindi di non starti perdendo niente. E invece ti starai perdendo il mio tempo, le mie notti insonni. Rimarremmo così, lontani. Rimarrai così in raggiungibile, sconfinato chissà dove, chissà con chi...

A chi poco prima vi era entrata dentro per riempirla. In una manciata di secondi l'ho sentito scendere a goccioline fino a sentirlo sulla mia bocca prima di poterlo fermare. Fino a vederlo sporcarmi le mani un attimo dopo soltanto. Le goccioline più tenaci si sono spaccate al contatto col pavimento creando il sentiero disordinato che ho percorso per raggiungere la carta. Alzarsi e camminare è stata un'impresa, mi dimentico sempre dei miei capogiri che mi fanno perdere l'equilibrio tra un passo e l'altro obbligandomi ad abbassare lo sguardo cercando di decifrare le intenzioni delle mie gambe che non sempre mi ascoltano e vanno senza mettersi d'accordo, hanno l'abitudine di staccarsi dalla mia testa scomponendomi in due parti diverse..

fogli argentati e cime troppo mature. Siano viaggi offerti da amici o siano viaggi privati, tutti per me, elaborati e decisi ad ore mai rispettate ma sempre anticipate poco cambia, alla fine so che mi porterebbero in ogni caso da ciò che voglio, da te. E così è successo anche questa sera. E così anche questa sera finisco per scriverti. Finisco per aspettarti. Ti aspetto con un punto interrogativo nella testa e sulla maglia, coi capelli ricci ed indomabili, con gli occhi esplosi in pupille mastodontiche e con una narice sanguinante. Ho avuto dei problemi con lei prima, non mi succedeva da tempo di ritrovarmi grondante di sangue. In un attimo ho risentito quell'odore ferreo nausearmi la narice fottendo il posto a chi poco prima...